Continua lo straordinario successo della mostra di Adriana Balzarini.

 

Sta ottenendo uno straordinario successo la mostra “L’emancipazione femminile vista attraverso i Giochi Olimpici” che Adriana Balzarini, socio e consigliere del Panathlon Club Mottarone, con una meticolosa ricerca sulle atlete che hanno fatto la storia e dato una impronta alle Olimpiadi estive e invernali ha raccolto in una cinquantina di pannelli. Una serie di preziose immagini che partendo dall’antica Grecia arrivano sino ai nostri giorni, testimoniando imprese di grande spessore tecnico e di alto livello agonistico, ma anche la ricchezza interiore, il carattere, la costanza, l’ambizione femminile e la gioia di essere salita sul primo gradino del podio. L’inaugurazione avvenne lo scorso 18 novembre nel salone delle armi al Foro Italico alla presenza delle più alte autorità istituzionali e sportive e venne prenotata da oltre 40 città italiane ed estere. In questo periodo sta seguendo il Giro d’Italia in alcune tappe, a settembre sarà esposta a Bruxelles nella sede della Comunità Europea e a fine novembre farà da corollario ai mondiali di fioretto femminile a Torino. La rassegna ha già avuto i massimi riconoscimenti e fra questi l’adesione del Presidente della Repubblica, lettera di encomio di Papa Francesco e del CIO, il patrocinio del Senato, della Presidenza del Consiglio, del CONI e del Comitato paralimpico italiano.

La Banca popolare di Novara sensibile alle esigenze del territorio ha donato al Panathlon una seconda copia della mostra che è stata inaugurata nel tardo pomeriggio di martedì 12 maggio e sarà visitabile fino a venerdì 22, nel cortile interno dello splendido Palazzo Bellini, dove la sera del 23 marzo 1849 Re Carlo Alberto depose la corona e scelse l'esilio. Tante le notizie sportive messe in evidenza dalla ricerca della Balzarini: Charlotte Cooper prima campionessa olimpica nel tennis a Parigi nel 1900, Fanny Durak la prima olimpica nel nuoto a Stoccolma nel 1912 e la tennista Rosa Gagliardi prima italiana ai giochi a cinque cerchi. Poi il primo oro di Ondina Valla negli 80 ostacoli a Berlino nel 1936 e quello di un’atleta di colore conquistato da Alice Coachman nel salto in alto ed Enriqueta Basilio de Sotelo la prima ad accendere la torcia olimpica, infine Novella Calligaris la prima fra gli atleti italiani a vincere una medaglia olimpica nel nuoto. Inoltre i successi di Sara Simeoni, Gabriella Dorio, Valentina Vezzali, Giovanna Trillini, Paola Pezzo, Federica Pellegrini solo per citarne alcune. La ricerca esplora anche le Olimpiadi invernali, da Erika Lechner primo oro femminile a Grenoble a Gabriella Paruzzi passando per Stefania Belmondo (dieci medaglie conquistate) e Manuela Di Centa.

Prima dell’inaugurazione, nella sede della banca, con un convegno era stata presentata la manifestazione alla presenza delle massime autorità istituzionali, militari e sportive e fra queste il prefetto Francesco Castaldo, l’assessore Paola Turchelli, Valentina Greggio la vincitrice della coppa del mondo 2015 di velocità sugli sci, Paola la figlia dell’indimenticato Silvio Piola, l’ostacolista verbanese Rosanna Franchi, Mario Armano delegato Coni di Novara, Cosimo Pinto oro olimpico nel pugilato a Tokio 1964, oltre ai rappresentanti della banca Eliana Baici e Gianluigi Zacchi rispettivamente presidente del comitato territoriale e responsabile delle relazioni esterne.

Fra i vari interventi, che hanno messo in evidenza l’importanza della rassegna, sia sotto l’aspetto storico, sia della ribellione nei confronti della predominanza maschile nel mondo dello sport, quello del governatore Panathlon Piemonte e Valle d’Aosta Roberto Carta Fornon, dei due presidenti di Novara e del Mottarone Carlo Biroli e Camillo Paffoni oltre all’ideatrice della mostra la prof. verbanese Adriana Balzarini che ha ricordato: “La scintilla della mia ricerca, che all’inizio pensavo di raccogliere in una pubblicazione, è stata una frase di De Coubertin che affermava ‘le donne sono inestetiche e le chiamava in modo dispregiativo atletesse, un divario davvero inconcepibile. La prima partecipazione ufficiale avvenne infatti nel 1920 ad Anversa e la prima competizione di atletica nel 1928 ad Amsterdam. Ci tengo a evidenziare che l’Italia è stata la prima nazione a riscattare la figura femminile nello sport; a Cortina nei giochi invernali fu Giuliana Minuzzo la prima donna della storia a pronunciare il giuramento olimpico; una evidente dimostrazione che l’emancipazione femminile è storia degli ultimi decenni. Ringrazio il Panathlon che immediatamente ha creduto nel mio lavoro e la Banca popolare di Novara che sponsorizzando la seconda copia ne permetterà una ulteriore diffusione”.

Hanno dato il loro sostegno alla mostra numerosi atleti e fra questi Stefania Belmondo, Sara Simeoni, Laura Fogli, Eddy Ottoz e Gabre Ljubica Gabric la discobola centenaria mamma di Lyana Calvesi, unica atleta ancora in vita alla quale è dedicato l’ultimo pannello della mostra.

Carlo Pasquali