IN 100 PER RICORDARE GIAN LUIGI BERSIGHELLI

Alla festa del volley masters di S. Martino-Novara anche l’ex nazionale Bonola.

Obiettivo centrato sabato pomeriggio all’oratorio di San Martino a Novara, in campo e fuori, dove si sono dati convegno gli “over-over 40” del volley maschile per la terza edizione del “Menorial Bersiga”.

La manifestazione, supportata dalla sensibilità di alcuni sponsor e facente ormai parte integrante ed importante del palinsesto della festa patronale della popolosa parrocchia novarese, è stata organizzata dagli amici di Gian Luigi Bersighelli, sanmartinese doc, arbitro e dirigente di volley, prematuramente scomparso alla fine del 2012.

Alla presenza di tutta la famiglia: mamma, moglie e con le due figlie, Silvia e Chiara, pallavoliste in attività nelle categorie nazionali, coinvolte anche nell’arbitraggio, hanno partecipato ex giocatori, arbitri, dirigenti, allenatori, provenienti da tutta la provincia e non solo. Alla presenza del Presidente Provinciale FIPAV, Gianni Panzarasa, erano infatti rappresentate sul campo all’aperto di Via Agogna quasi tutte le piazze storiche del volley provinciale anni ’70-80 come: Novara, Romagnano Sesia, Borgomanero, Trecate, con la ciliegina sulla torta di questa edizione rappresentata dalla partecipazione del già giocatore di serie A1, Edoardo Bonola, classe 1962, nato pallavolisticamente nel Pavic-Romagnano Sesia ma che ha poi vestito le maglie di Mediolanum Milano ed Asti Riccadonna. Gli altri “terribili vecchietti” hanno voluto esserci, con molto entusiasmo, sia per ricordare un amico purtroppo scomparso sia per il desiderio di reincontrare avversari di un tempo, ma molto amici umanamente, sia infine per cimentarsi in quella disciplina molta amata in gioventù e non solo. Inevitabili le ilarità e gli sfottò, ma anche le performance degli ormai attempati ma sorprendemente vivaci master (il più giovane era Pietro Arlone, classe 1967, ed il meno giovane era Mario Armano, classe 1946), insomma quasi tre ore di gioco e platonica vittoria del minitorneo da parte della squadra azzurra capitanata dal classe 1955, Ciccio Corbellini - al personale bis consecutivo - per rimettersi in discussione, rinverdire antiche rivalità sportive, ma soprattutto per sancire una giornata sì di ricordo di un amico, ma in piena ed assoluta allegria, così come avrebbe voluto il “Bersiga”. Quasi un centinaio, alla fine, i presenti riuniti successivamente sotto il tendone della sagra per una classica ed impedibile “paniscia”.