L’AGIL VOLLEY IGOR GORGONZOLA NOVARA AD UN PASSO DALLA FINALE
Una paziente e cinica IGOR ha sbancato, martedì sera, in quattro set (21/25-25/23-20/25-24/26) il campo delle campionesse d’Italia in carica della Rebecchi Nordmeccanica Piacenza, portandosi così sul 2 a 0 nella serie di semifinale scudetto di serie A1 Femminile di pallavolo. E sabato a Novara, con inizio alle ore 20,45 (con diretta Rai Sport) avrà la prima delle tre possibilità di chiudere la serie e accedere alla finale.
Contrariamente a gara 1, nella quale la squadra del coach Pedullà aveva dominato le piacentine, il match di martedì sera al Palabanca di Piacenza, come era logico attendersi, è stato molto più combattuto perché le rosazzurre locali dovevano reagire alla scoppola subita a Novara.
La formazione azzurra si aspettava, logicamente, che in casa delle emiliane sarebbe stata tutta un’altra partita ed ha quindi usato le contromisure atte a controbattere e a farla stare sempre dentro alla gara, soprattutto riuscendo a ragionare anche nei momenti meno positivi che sono capitati, per poi trarre la forza di reagire ed essere vincenti nelle situazioni decisive. La loro vittoria è stata una ennesima prova di maturità agonistica e psico-fisica che ha avuto un fattore indiscutibilmente importante nel riuscire a non scomporsi mai davanti alla forza d’urto che ha messo in campo una Rebecchi assatanata fin dalla battuta (7 ace). “E’ stata premiata la pazienza – ha dichiarato a fine match il coach Pedullà, particolarmente sollevato e soddisfatto – perché sapevamo che sarebbe stata una partita dura, probabilmente lunga e che non avremmo dovuto abbatterci di fronte alle difficoltà. E se nei primi due set ci siamo dimostrati un po’ timorosi oltre che fallosi, al contrario di gara 1, a partire dal terzo parziale abbiamo preso in mano il pallino del gioco, agendo con maggiore convinzione e consapevolezza di poter fare il risultato”.
Due a zero quindi, conto quasi chiuso? Pedullà non s’illude e ammonisce “Certo, è sicuramente importante essere in vantaggio di due gare, ma non significa nulla se non ci aggiudichiamo un’altra delle tre possibilità che avremo da sabato in poi perché Piacenza non starà lì a guardare e cercherà altre soluzioni per cambiare qualcosa e quindi ci sarà da lottare e faticare ancora”.