L’UCRAINO ROSTOVTCEV VINCE LA NOVARA SUNO DI CICLISMO

L’ultimo successo di un piemontese nella Novara-Suno di ciclismo, riservata agli Juniores (17 e 18 anni), risale al 1995 e porta la firma del cuneese Andrea Viano, portacolori a quei tempi della Società Madonna di Campagna.

Quest’anno ha vinto il ben noto Sergey Rostovtcev, ucraino di origine ma residente in provincia di Brescia e tesserato dal Team Giorgi, il quale ha battuto in volata il gruppo compatto o quanto restava dello stesso: 208 iscritti, 178 partenti, 106 gli arrivati. Il percorso si è snodato esclusivamente nel territorio novarese: la partenza è avvenuta in modo “volante” da Veveri alla volta di Cameri, poi Bellinzago, Mezzomerico e Suno, dove si è iniziato il circuito di circa 10 km. che è stato ripetuto otto volte attraversando anche Cressa e Bogogno. Gli atleti hanno effettuato qualche tentativo di fuga ma le squadre più accreditate hanno tenuto in pugno la situazione fino alla volata finale.

Quella corsa ieri era la 26.a edizione, organizzata dal mitico Velo Club Novarese del Presidente Mario Giaccone (già atleta azzurro di ciclismo, uomo che in gioventù riuscì a tenere la maglia gialla per diversi giorni al Tour de France de l’Avenir) e dal D.S. Giancarlo Sacchetti, e ci hanno provato in molti atleti a vincerla, appartenenti ad una decina di Società del Piemonte tra le quali la Bustese Olona Verbania di Marco della Vedova e la GB Junior Castanese Piemonte di Gianluca Bortolami (ex vincitore da professionista di un Giro delle Fiandre), ma è andata buca ancora una volta, troppo forti o semplicemente più esperti i corridori lombardi, che vantano sull’albo d’oro anche i nomi di tre Juniores passati poi al professionismo:

-         Mattia Gavazzi nel 2001

-         Jacopo Guarnieri nel 2006

-         Matteo Pelucchi nel 2007.   

Da segnalare il nono posto del galliatese Finatti, che sta lentamente ritrovando la forma dopo i malanni dello scorso inverno.

La rivincita è fissata per domenica prossima con la 52.a edizione del Giro della Castellania e del Lago d’Orta.