Domenica 25 gennaio, presso il PALASPORT di Cremona, si sono tenuti gli incontri valevoli per la prima fase del Campionato Interregionale con atleti provenienti da Lombardia, Piemonte, Liguria, Valle D’ Aosta, Toscana, nelle discipline a contatto leggero (sport da tatami): Point fighting, Light contact, Kick light, MMA light.
Le competizioni sono state molto intense e partecipate, ma le gare si sono comunque svolte all'insegna del fair play e dei valori dello sport.
Tra le società del Piemonte si è distinta la A.S.D. MVNERA del M° Cristiano Bertolina che è presente sul territorio Piemontese a: Casalborgone (TO), Casale Monferrato (AL), Chivasso (TO), Crescentino (VC), Moncalvo (AL), Tortona (AL) - Future Fight Team, Trino Vercellese (VC) - Sede Centrale.
Gli atleti della MVNERA hanno riportato ottimi risultati, cimentandosi tutti nella Kick Light:
- 1° posto per Claudio Fluttero, Allenatore di Casalborgone
- 1° posto per il promettente Giovanni Canton del Future Fight Team di Tortona dell'Istr. Fabrizio Dellachà
- 2° posto per Jessica Travaini e Riccardo Marangon
- 3° posto per Mattia Murru, Mario De Cristofaro e Giovanni Bonadonna.
Super incontro della giovanissima Campionessa del Mondo 2014 di Kick Light Cadetti, Vittoria Pollone, che ha combattuto un match amichevole contro la senior Cristina Caruso, pluricampionessa che gareggia anche nel contatto pieno ed è in forze nella Nazionale.
Nonostante la differenza di età, l'ottima tecnica ed esperienza della Caruso, la giovane Pollone ha riportato un'ottima vittoria dimostrandosi composta nella guardia e granitica nella fase offensiva. Una garanzia per il futuro!
Christian Colucci e Daniele Catti hanno perso con onore, disputando match in cui hanno comunque ben figurato per tecnica, varietà dei colpi e correttezza con l'avversario.
I prossimi appuntamenti a calendario sono la Coppa del Presidente che quest'anno si terrà l'11 e 12 Aprile ad Olbia ed i Campionati Italiani che incoroneranno i più validi atleti a livello nazionale e fungeranno da discriminante per la definizione della Nazionale FIKBMS/CONI.
Barbara, nata il 18 luglio del 1962, fin da piccola aveva dimostrato grandi doti come ginnasta. Cresciuta sportivamente nelle file della Soc. Forza e Virtù di Novi Ligure, arriva a vestire la maglia Azzurra rappresentando l’Italia in competizioni internazionali. Un infortunio quando era all’apice della preparazione la obbliga a fermarsi, rinunciando così al sogno più ambito da tutti gli sportivi. Decisa a non rinunciare a tutto ciò che aveva costituito buona parte della sua vita, comincia a insegnare ginnastica artistica conseguendo nel frattempo la Laurea in Scienze Motorie. Nel 1989, entra a far parte della Polisportiva Derthona Ginnastica Artistica, contribuendo all’affiliazione della Società alla Federazione Ginnastica d’Italia.Il suo modo di insegnare non era rivolto all'agonismo puro, che era stato il fattore dominante nella sua carriera sportiva, ma era rivolto bensì a una più ampia ricerca della consapevolezza corporea dei bambini, nell'insegnamento di come affrontare gli ostacoli, nel rispetto degli avversari, nel riuscire a superare i propri limiti con cognizione e forza, ma sempre con un sorriso di divertimento. Questo era l’ingrediente magico che aveva caratterizzato il modo di insegnare la ginnastica di Barbara. Sapeva essere una sorella maggiore per le più grandi e una mamma per quelle più piccole. Riusciva a redarguire con dolcezza, è stata uno stimolo e un esempio da seguire tanto che, le sue ex ginnaste ora allenatrici, ne hanno acquisito il DNA proseguendo con la stessa identica passione e sentimento che avevano contraddistinto Barbara.
Il Memorial "Barbara Gemme"
Il Memorial, come tipo di gara, rappresenta tutto ciò per cui Barbara aveva lavorato e soprattutto in che modo lo aveva fatto. Una gara che premia le società con più ampia partecipazione di ginnaste di promozione, una gara dove la competizione pura passa in secondo piano e dove si può sentire il sapore dell’amore verso questo sport.Barbara quando ci ha lasciato nel gennaio del 1995 aveva tracciato una strada che ancora oggi stiamo seguendo ed il Memorial ne è la prova. Chi partecipa a questa manifestazione che, da quando è nata, ha avuto il patrocinio della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, può verificare che il detto “l’importante è partecipare” non è mai stato più reale di così.
Novi ligure invasa da sportivi: gli organizzatori hanno messo in piedi una macchina con ben 422 giovani atleti praticanti dalle ore 9,00 al 13.00.
Oltre un migliaio di appassionati ad assistere e applaudire.
Questa Giornata di sport è stata indetta e fermamente voluta dal Comitato Provinciale C.S.A.In. di Alessandria. Il Presidente provinciale Montecucco ha dichiarato “Lo sport è intrattenimento: è qualcosa di divertente e avvincente, ma diverso da altre forme di tempo libero. Lo sport è il vero fiore all'occhiello dell'Italia, in tutte le discipline sportive”.
Al PALASPORT, il “Gran Prix Regionale C.S.A.In. 2015 - X° Memorial Barison e Robotti” dove hanno gareggiato atleti della disciplina sportiva Karate, ragazzi e ragazze dai 6 ai 16 anni e l'organizzazione della manifestazione è stato opera della ASD Il Tempio del Karate e del suo Presidente Gimmo Borsoi. Sempre all'interno di questa manifestazione si sono esibite le ragazze di danza della scuola di Alessandria ASD Cdt Dance Theater e Tap Wall, le cui Direttrici sono le maestre Laura Barbera e Alessia Gaione.
Presso l’IPPODROMO di Novi Ligure, in via Crosa della Maccarina, si è disputato il XVII^ Cross “Coppa Città di Novi Ligure” . Vi hanno preso parte 244 atleti dei quali 163 Master e Allievi/e e 81 delle categorie maschili e femminili Esordienti, Ragazzi e Cadetti .
Alla premiazione oltre i responsabili delle società organizzatrici, il Delegato CONI di Alessandria Maria Cristina Mensi, il Presidente Nazionale CSAIN Luigi Fortuna e il Presidente Regionale Rino Fatuzzo, il Sindaco di Novi Ligure Rocchino Muliere accompagnato dal Vice Sindaco e dall'Assessore allo Sport e l'ex olimpionico e giornalista sportivo Giacomo Crosa.
Gli organizzatori hanno dato l'appuntamento e un arrivederci alla prossima edizione.
L’ultima bandiera di quelle che furono le Grandi Alessandrie se n’è andata per sempre.
Addio, Mario Pietruzzi!
Non tutte le battaglie possono essere vinte: l’importante però, è combatterle. Il “Cavalluccio” lo sapeva bene e ha deciso di lottare senza arrendersi, fino alla fine, alla veneranda età di 96 anni, almeno gli ultimi cinque a lottare ad armi impari contro un nemico che sai già in partenza detenere una percentuale elevatissima, quasi totale, di vittoria: il declino fisico. Puoi solo fregarlo, ingannarlo, ritardare la sua avanzata. Puoi solo scegliere di vivere fino all’ultimo nel senso letterale della parola, e non di limitarti a “sopravvivere”. Poi però, quando quelle gambe che hanno percorso in lungo e in largo quasi tutti gli stadi d’Italia e quei muscoli che hanno saputo sfangare quel Moccagatta diventato famoso per il pantano, non funzionano più, è veramente giunta la fine.
Il calcio è stato la vita di Pietruzzi. Il più bel gol realizzato? Non ci sono dubbi, quello alla Juventus, che lasciò di stucco Sentimenti IV, 23 febbraio 1947.
Il capolavoro di un’intera carriera? Battere il Grande Torino di Valentino Mazzola per 2-0. Emozioni e brividi che ti rimangono per sempre dentro.
I ricordi. Sono proprio i ricordi di un’intera militanza dedicata ai Grigi ad aver dato a Pietruzzi la forza di andare avanti, perché lui in fondo ha vissuto il calcio come una missione di vita, come lo scopo principale del suo esistere. Me lo aveva detto chiaramente anche lo scorso mese di maggio, quando ero andato a Cascinagrossa a intervistarlo. Venne fuori un video che oggi è prezioso, è il testamento calcistico di un calciatore d’altri tempi.
Il proprio dovere, Mario l’ha sempre fatto: professionista dal 1938 al 1953, sempre conosciuto e apprezzato in giro per l’Italia con la fama del guerriero, con la tenacia di quelli che non mollano mai finché la maglia non è zuppa di sudore e terra.
Ha potuto collezionare 53 presenze e 4 gol in A. Con 283 gare in campionato è il terzo calciatore più presente in maglia grigia dopo Antonio Colombo e Renato Cattaneo.
Da allenatore dopo le fugaci esperienze al Derthona, alla Valenzana e all’Albese entrò stabilmente nello staff tecnico dell’Alessandria, seguendo soprattutto le giovanili e guidando a più riprese la prima squadra in serie C. Fu ancora lui a sedersi in panchina nelle ultime quattro giornate delcampionato 1973-‘74, già vinto da Dino Ballacci licenziato per contrasti con la presidenza di Paolo Sacco. Sono passati 40 anni, è stata l’ultima promozione in B dell’Alessandria.
Avrebbe potuto approdare in tante squadre ben più blasonate dei Grigi, ma lui ha sempre voluto rimanere fedele all’Orso Grigio. Un’ostinazione e un amore che lo hanno fatto entrare nei cuori e nelle menti dei tifosi, da sempre innamorati ed appassionati di questo tipo di calciatori.
Il calcio è storicamente monopolizzato dai fenomeni e dai campioni; da quei giocatori che accontentano i palati più fini, capaci di giocate improvvise ed impressionanti, dalla tecnica eccelsa ed il piede fatato. E poi ci sono solo loro, quelli come il “Cavalluccio”. Quelli che anziché far correre il pallone preferiscono correre loro, perché qualcuno in campo deve pur farlo, ed è inutile aspettarsi che lo facciano quelli di cui sopra. Dietro ad ogni campione dal piede fatato e dalla tecnica eccelsa, c’è sempre uno o più giocatori “alla Pietruzzi” che corrono anche per lui.
Che sudano, lottano e fomentano il pubblico combattendo battaglie, anche quelle più impossibili. Pietruzzi ne ha vinte tante, finché ha potuto. Oggi ha perso forse quella più importante, ma se l’è giocata. Come sempre, fino all’ultimo. Riposa in pace “Cavalluccio”!
Mario Bocchio
(nella foto Pietruzzi con il grande Silvio Piola)
Il neonato JUNIOR TEAM ALESSANDRIA si affaccia nel panorama sciistico piemontese con grinta , fiero delle sue origini che vedono alle sue spalle tre sci club prestigiosi quali lo S.C. ALESSANDRIA , lo S.C. AGONISTICA e lo S.C. SERRAVALLE.
Le tre squadre hanno deciso di unirsi per creare un unico team che ha come obiettivo quello di avvicinare i giovani alessandrini al mondo dello sci agonistico e pre-agonistico.
Fondamentale a tal proposito è la stretta collaborazione che si è creata con la ridente località di Champorcher (AO ) dove la compagine alessandrina potrà allenarsi insieme allo sci club MONTGLACIER, sotto la guida attenta dei suoi allenatori, guidati da Paolo Merlo, uno dei più quotati allenatori valdostani.
Le gare si svolgeranno nel circuito interprovinciale di Alessandria, Biella, Vercelli.
Gli allenamenti sono già iniziati per la categoria children sul ghiacciaio di Cervinia dove i ragazzi: Riccardo Miloscio 02 , Benetti Andrea 02, Trevisan Mattia 99 e Alessia Ghi 01 , hanno avuto modo di conoscersi e di fraternizzare con i compagni valdostani e con gli allenatori che li seguiranno in questa avventura.
I Pulcini : Benetti Serena 06. Arbore Ilaria 04, Arbore Lorenzo 07, Dell'Agnese Matteo 06, dovranno aspettare ancora qualche settimana in attesa che la neve imbianchi anche le piste di Champorcher. L' entusiasmo è grande e i ragazzi, Paolo Merlo e tutto il suo team non vedono l'ora di iniziare questa nuova stagione all'insegna di questo magico sport che è lo sci.
Simona Mazza